La sveglia suona, apri gli occhi, spegni la sveglia, ti ributti per un attimo sul cuscino attendendo che la tua mente si desti dal sonno, in quei brevissimi istanti in cui tutto sembra ancora avere un assetto onirico ed ecco che il mondo, la vita, i problemi, i pensieri abitudinari che ti porti costantemente addosso ti ripiombano sul petto e ti ricordano cosa ti aspetta nell’alzarti dal letto.
Ci siamo, è l’inizio di una giornata NO.
Devi lavorare, fare le cose che devi fare, essere gentile, sorridente, produttivo/a, scintillante, ma non ne hai nessuna voglia.
Hai sonno, stai male, vorresti startene dentro casa a guardare film e mangiare patatine per non pensare più a niente, ma devi vivere e non puoi nasconderti.
Come si affronta tutto questo? Che si fa?
Bene, prima di tutto ecco 3 cose da evitare per non far diventare una semplice giornata NO, una catastrofe:
- Oggi, e solo per oggi, non prendere decisioni importati: anche se i tuoi ragionamenti sottili e catastrofici ti porterebbero a prendere determinate decisioni, che magari sai che dovresti prendere da un po’, oggi, e solo per oggi, evita assolutamente di prendere decisioni. Si, lascia tutto in stand by, dì a te stesso/a che sei momentaneamente fuori uso e che per quanto i tuoi pensieri più nefasti possano sembrare realistici e credibili, in verità, sei in preda ad una alterazione totale del tuo stato psichico/emotivo. Quindi, oggi e solo per oggi, evita di prendere decisioni importanti. Ti serve lucidità per farlo, e oggi no, oggi non ne hai. Quindi, astieniti.
- Se hai a che fare con persone importanti per te, vaccinale: se a lavoro devi parlare con un importante cliente e proprio non riesci a tornare sereno/a, se devi incontrare una persona speciale con la quale hai fissato un appuntamento da molto tempo e temi di fare qualche “casino”, se devi vedere tua madre, tuo figlio, tuo zio, il tuo partner o l’ex, vaccinali contro il tuo stato interiore. Semplicemente dì loro: “guarda, mi scuso in anticipo se oggi posso sembrarti fuori luogo, o antipatico/a o scorbutico/a, non ha nulla a che vedere con te. E’ solo una giornata NO”. Eviterai molte piccole disavventure relazionali alle quali poi dovresti porre rimedio domani. Gioca di intelligenza e spara un bel vaccino “anti-giornataNO”.
- Smettila di fare di tutto per riprenderti: a volte i nostri stati di malessere vengono esagerati proprio dai tentativi e dalla pressione che ci mettiamo addosso per cercare di farli passare. E’ vero che molti suggeriscono di metterti davanti allo specchio e urlare motivanti “SI, SONO GRANDE E CE LA FARO’”, ma spesso, questo genere di soluzioni, invece che farci rasserenare, ci fanno diventare ancora più nervosi, per il semplice fatto che, intimamente, non riusciamo per nulla a tornare tranquilli. Ci sono casi in cui il tentativo di modificare a comando uno stato emotivo con un altro esaspera solo l’emozione che si voleva eliminare. Ti senti arrabbiato e cerchi di tranquillizzarti? Diventi più arrabbiato. Sei triste e vuoi spingerti a diventare allegro? Diventi più triste. A volte, l’unica soluzione intelligente da adottare in una giornata NO è lasciare che sia, semplicemente, una giornata NO. Così resterà una giornata e non diventerà una settimana, un mese o un anno.
Bene, tutto questo ha senso se stiamo parlando di una sola giornata NO. Se invece, la tua giornata NO è un PERIODO NO, allora le strategie da adottare cambiano, perché, sai, evitare di prendere decisioni importanti, trattare continuamente male i propri cari e lasciare che il malessere interiore continui a stare dove sta, potrebbero non essere soluzioni sagge sul lungo periodo.
Se le tue giornate NO sono talmente tante da essere diventate un mese, due mesi o più, allora bisogna capire cosa succede e porvi rimedio. Ne va della qualità della vita!
In questi casi, un consulto professionale può aiutare a ridurre le tempistiche e ad individuare rapidamente e con successo quali possano essere le soluzioni più adatte al proprio caso specifico per ribaltare la situazione.
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