La Terapia Breve Strategica: Cos’è e Come Funziona

La Terapia Breve Strategica è un approccio psicoterapeutico innovativo che si distingue per la sua capacità di produrre cambiamenti significativi in tempi relativamente brevi. Di solito, l’obiettivo terapeutico viene raggiunto in un numero ridotto di sedute, mediamente entro le 20. Questo modello è noto per la sua efficacia, con un tasso di successo che si attesta all’87%, e per la sua capacità di trattare una vasta gamma di problematiche. Si tratta di un intervento non farmacologico, che non prevede l’uso di farmaci, e flessibile, applicabile sia a difficoltà psicologiche (come ansia, depressione, fobie), che a situazioni relazionali, lavorative, educative o sociali.

Come Funziona la Terapia Breve Strategica?

Il cuore della Terapia Breve Strategica risiede nel concetto che, quando affrontiamo una difficoltà, tendiamo naturalmente a cercare delle soluzioni per risolverla. Tuttavia, può capitare che queste soluzioni, anziché risolvere il problema, finiscano per mantenerlo o addirittura peggiorarlo. Un esempio classico è quello di una persona che ha paura di uscire di casa. Per rassicurarsi, potrebbe iniziare a chiedere sempre l’accompagnamento di qualcun altro. Se da un lato questa soluzione sembra offrire un sollievo immediato, dall’altro alimenta il pensiero di non essere in grado di farcela da sola, creando un circolo vizioso: più la persona ha paura, più cerca aiuto, e più la sua sensazione di impotenza cresce, aumentando la paura stessa.

La Terapia Breve Strategica mira proprio a interrompere questi circoli viziosi. Piuttosto che concentrarsi sul passato e cercare le cause originarie del problema, come avviene in molti approcci tradizionali, questo modello si concentra sulle soluzioni disfunzionali che mantengono il problema nel presente. Il terapeuta aiuta il paziente a comprendere come funziona il problema, identificando le eccezioni, ovvero quei momenti in cui il problema non si manifesta, e le dinamiche che lo perpetuano.

L’obiettivo principale della terapia è creare un circolo virtuoso, in cui le nuove soluzioni, pensate insieme al terapeuta, portano alla risoluzione del problema. Questo viene ottenuto attraverso una combinazione di prescrizioni comportamentali, che il paziente dovrà osservare tra una seduta e l’altra, e l’utilizzo di tecniche comunicative suggestive ed ipnotiche che il terapeuta impiega durante le sedute. Queste tecniche sono volte a stimolare il cambiamento psicologico e a favorire una nuova percezione del problema, facilitando la sua risoluzione.

Le Origini della Terapia Breve Strategica

Le radici della Terapia Breve Strategica affondano nella tradizione della retorica dei sofisti nell’antica Grecia e nell’arte dello stratagemma della cultura cinese, dove si cercava di risolvere i problemi con soluzioni rapide ed efficaci. Tuttavia, è nel Centro di Terapia Strategica di Palo Alto che nasce il modello di Terapia Breve. Qui, studiosi come Paul Watzlawick hanno dato vita a una teoria della comunicazione terapeutica che ha gettato le basi per l’approccio moderno.

A partire dal 1987, è stato il prof. Giorgio Nardone a sviluppare ulteriormente questa terapia, trasformandola in una tecnologia avanzata di trattamento psicologico. Grazie alla sua ricerca e innovazione, la Terapia Breve Strategica è diventata un modello terapeutico altamente efficace e riconosciuto, con oltre 20 anni di comprovata efficacia clinica. Il suo approccio ha rivoluzionato il modo di affrontare le difficoltà psicologiche, permettendo a milioni di persone di superare le proprie problematiche in tempi rapidi e con risultati duraturi.